Orientamento al futuro consapevole e benessere dei dipendenti nelle politiche di welfare.

Quando l’azienda propone servizi che creano reale benessere tra i propri dipendenti preoccupati di orientare i figli alle scelte scolastiche e professionali.

Le politiche di welfare hanno spostato parte della responsabilità sociale dallo Stato alle aziende, chiedendo a queste ultime di contribuire al benessere dei propri dipendenti. Alla base di questa richiesta vi è la consapevolezza che nei Paesi dove le politiche di welfare sono più robuste, le persone sono più coinvolte nei posti di lavoro e più motivate.

Da qui l’idea, anche nel nostro Paese, di supportare le aziende, con politiche di defiscalizzazione affinché propongano ai propri dipendenti, piani di welfare capaci di generare “benessere”.

Ma cosa si intende per benessere e quali sono i reali bisogni delle persone che lavorano?

Certamente non esiste un’unica proposta che va bene per tutti ma è necessario targettizzare le proprie risorse umane per capirne l’età, i bisogni specifici, le esigenze. Molte aziende pensano che per accrescere il benessere delle proprie risorse umane sia sufficiente proporre dei buoni benzina o dei buoni per il supermercato affinché si contribuisca alle spese settimanali. Ma andando ad analizzare con più attenzione le preoccupazioni della popolazione che lavora emerge che ci sono delle difficoltà che contribuiscono a generare stress e che minano il loro benessere.

Il benessere dei dipendenti genitori.


SCEGLI UNO DEI PERCORSI ORIENTA EXPRESS PER COMPRENDERE AL MEGLIO LE TUE  ATTITUDINI:


Tra coloro che si trovano a gestire dipendenti di una età compresa tra i 40 e i 60 anni si evidenzia che una delle principali preoccupazioni è quella del futuro dei loro figli e si palesa la difficoltà che essi avvertono nell’indirizzarli e nell’orientarli verso scelte scolastiche e professionali consapevoli.

Questa preoccupazione nasce dal fatto che oggi rispetto al passato orientare i propri figli è più complesso in quanto:

  • Il mercato del lavoro si è modificato velocemente e sono presenti maggiori alternative (spesso non conosciute) di scelte scolastiche o formative che i genitori stessi non è detto che conoscano;
  • I genitori contemporanei desiderano che i propri figli possano realizzarsi nel lavoro andando a sviluppare quelli che sono i loro reali interessi e abilità;
  • I ragazzi hanno spesso le idee confuse sul loro futuro e avendo con la propria famiglia un rapporto più diretto chiedono aiuto ad essa affinché li supportino nelle scelte scolastiche e professionali

Di fatto è necessario rinnovare il concetto di orientamento in termini di auto-orientamento, ovvero sviluppare la capacità di far crescere la auto-consapevolezza nei ragazzi affinché essi stessi siano in grado di conoscere i loro punti di forza e i loro punti deboli per dar loro modo di riconoscerli e valorizzarli.

Strumenti di orientamento digitalizzato nelle proposte di welfare

E’ per tutti i motivi precedentemente descritti che all’interno delle proposte di welfare, quelle non generaliste ma studiate ad hoc per i lavoratori della propria azienda, devono trovare posto servizi più complessi e targettizzati con l’obiettivo di creare benessere dei dipendenti. Possono essere ad esempio strumenti di orientamento digitale, seminari di orientamento o sessioni di orientamento personalizzato come ad esempio ORIENTA-EXPRESS.

Perché un’azienda che aiuta dei dipendenti/genitori a supportare la scelta scolastica o professionale dei propri figli vuol dire che è realmente interessata al benessere delle proprie risorse umane. Ne conosce le reali difficoltà ed è pronta a proporre soluzioni di people care che possano essere una concreta risposta a reali esigenze.