È sempre l’azienda che tendenzialmente chiede al dipendente. Richiede implicitamente o esplicitamente fedeltà, responsabilità, fiducia. L’opportunità di carriera, l’aumento di stipendio, il diventare capo di un progetto a volte possono dipendere da quanto si riesce a dimostrare il proprio senso di appartenenza al proprio lavoro e al team.
Mostrarsi propositivi, partecipativi e dediti alle diverse attività e ai differenti progetti è quello che ogni capo disidererebbe e che, ogni lavoratore, si impegna a fare quotidianamente.
Ma la situazione sta cambiando e anche velocemente. Al dipendente vengono richieste attitudine e dedizione aziendale.
All’azienda, invece, viene chiesto il rispetto per l’etica e la correttezza interna ed esterna.
Parliamo di CSR Corporate Social Responsibility.
Che cos’è la CSR (Corporate Social Responsibility) o RSI – Responsabilità Sociale delle Imprese?
Per “responsabilità sociale” si intende l’impegno dell’impresa a comportarsi in modo giusto e civile, andando oltre il solo rispetto della legge.E’ fondamentale perseguire scelte di gestione e organizzazione con considerazioni di tipo etico, sociale e ambientale.
La CSR si attua in due modi:
- Interno: con riferimento alla gestione delle risorse umane, alla salute e alla sicurezza sul lavoro, all’organizzazione aziendale, all’impegno nella riduzione del consumo di energia e nell’utilizzo di fonti rinnovabili.
- Esterno: con il giusto approccio alle comunità locali, ai partner economici, ai fornitori, ai clienti, ai consumatori, al rispetto dei diritti umani e all’attenzione ambientale a livello più ampio.
Secondo Archie B. Carroll (professore emerito e direttore del No profit Program and Community Service Program nel Terry College of Business presso l’Università della Georgia – USA e primo a introdurre il tema della responsabilità sociale d’impresa nelle teorie di management) la CSR si articola su quattro livelli:
- Economica: essere profittevoli, presupposto su cui si fondano tutte le altre responsabilità.
- Legale: rispettare la legge.
- Etica: agire in modo etico e rispettoso.
- Filantropica: comportarsi da “buon cittadino.
Per Carroll, solo quando sono state soddisfatte queste responsabilità ai diversi livelli, si può parlare compiutamente di responsabilità sociale dell’impresa.
Perché un’azienda dovrebbe investire nella Corporate Social Responsibility?
Perché i lavoratori di oggi o, potenziali tali, sono appartenenti a una generazione molto attenta alla giustizia sociale e alla salvaguardia ambientale. Applicano questi valori non solo nelle vite private, ma anche in altri contesti, compreso quello lavorativo.
Per un’impresa, quindi, diventa fondamentale non rappresentare più solo una fonte di stipendio, ma essere in grado di rendere partecipi della vita aziendale tutti i propri collaboratori nel modo più attivo e trasparente possibile. Questo per continuare ad essere attrattivi agli occhi delle proprie risorse e per diventarlo agli occhi dei giovani talenti in cerca di lavoro.
E qui entrano in gioco i “valori”. Ambientali e sociali prima di ogni cosa. Ma anche rispetto per le diversità e abbattimento dei pregiudizi di genere. La condivisione di questi valori porterà:
- Il dipendente ad aumentare il proprio engagement sentendosi portatore dell’employer branding
- L’impresa migliorerà i propri risultati grazie a un team coeso che condivide totalmente l’etica aziendale.
Investire nella CSR non è solo un modo per ottenere consenso da parte delle proprie risorse interne, ma anche:
- Un modo per rispondere alla crescente richiesta di qualità di prodotti e servizi,
- L’adesione alle linee guida nazionali e internazionali,
- La necessità di distinguersi strategicamente dai propri competitor valorizzando il proprio marchio non solo in termini di prodotto, ma anche come cultura e reputazione d’impresa.
Credere nella responsabilità sociale significa, quindi, andare oltre il semplice rispetto della legge vigente, investendo di più nelle risorse umane, nell’ambiente e nei rapporti con le parti interessate.
Molte sono le aziende che hanno messo in atto la Corporate Social Responsibility e che continuano a farlo. Brand come Olivetti, Microsoft, Ferrari sono solo alcuni esempi virtuosi di attenzione e dedizione alla propria attività e al contesto che li circonda.
Parleremo e approfondiremo il discorso della CSR e del work-life balance nel prossimo articolo.