In una delle ultime mie lezioni sul processo di recruitment e sui temi del Personal Branding ho posto ai presenti questa domanda:

Un buon curriculum vitae e ottime referenze sono sufficienti per risultare vincenti agli occhi dei selezionatori?

Fino a qualche tempo fa avremmo risposto tutti all’unisono confermando la teoria del cv efficace e dell’importanza delle segnalazioni per garantirsi il lavoro tanto desiderato e sognato.
Ad oggi invece vi dico che non è proprio così. Certamente un buon cv e ottime referenze possono aiutarci a fare la differenza ma assistiamo comunque ad un cambio di rotta rispetto al processo che ci porta ad incrociare la strada dei nostri potenziali recruiters. Il mondo del recruiting è decisamente cambiato e le persone, i cosiddetti job Seeker stanno assumendo sempre più importanza nel processo di ricerca e selezione del personale.

 

recruitment e job seeker

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I job seeker, ovvero “i cercatori di lavoro” stanno diventando sempre di più protagonisti assoluti dei processi di recruitment.
Perché? E cosa sta cambiando nello specifico?

  • Da tempo notiamo che le competenze individuali e personali rappresentano dei fattori importanti per il successo delle organizzazioni. Tra le competenze richieste, un ruolo fondamentale è quello assunto dalle soft skills. Queste si differenziano dalle hard skills per la loro applicabilità in tutti i contesti lavorativi a prescindere dalla qualifica professionale rivestita.

Ai job seeker si chiede quindi sempre più una maggiore conoscenza e consapevolezza di quelle aree personali che davvero possono fare la differenza a prescindere dal ruolo tecnico professionale.

  • Un’altra evoluzione importante è rappresentata dalla digital transformation, ovvero la rivoluzione attuata da internet e dalle nuove tecnologie che semplifica l’accesso a dati sempre più dettagliati. Ciò vuol dire che chi si occupa dei processi di recruitment si sta adeguando a nuove modalità di ricerca e selezione. Tali nuove opportunità avvantaggiano non solo le aziende ma soprattutto i candidati che hanno una maggiore possibilità di farsi conoscere ed essere valutati in modo più oggettivo. In particolare i Social Network offrono forme di selezione innovative e originali ma bisogna saperli usare in modo intelligente e responsabile cercando di capire quale si avvicina ai propri bisogni e interessi. Curare la propria web reputation, (la nostra reputazione digitale) scegliendo le parole giuste e monitorando ciò che il web dice sul nostro conto è fondamentale. . LEGGI ARTICOLO DEL BLOG DI OLTRE

I job seeker che riescono a gestire al meglio la propria reputazione on line avranno più possibilità di colpire l’attenzione dei recruiters, arrivando in modo incisivo e focalizzato al target di interesse.

  • I cambiamenti evidenziati hanno portato alla crisi quello che viene considerato lo strumento per eccellenza nell’iter di selezione: il colloquio. Sempre più frequente è l’utilizzo di Skype in nel processo di selezione: una soluzione più conveniente per l’azienda e per il candidato per gestire le selezioni fuori dai confini regionali o nazionali. Videoconferenze, chiamate/colloqui a distanza riducono viaggi, accorciano le distanze e ottimizzano risorse ed energie. Ma attenzione! E’ necessario prepararsi maggiormente per far emergere la propria personalità e le proprie competenze. Ad esempio sarà necessario curare gli aspetti tecnici, l’abbigliamento, l’ambiente e lo sfondo e soprattutto gestire al meglio la propria comunicazione non verbale.

Inoltre è ancora più importante concentrarsi su se stessi e sulle proprie  potenzialità, talenti e aree di forza. Cercare di far trasparire curiosità, interesse ed entusiasmo potrebbe risultare ancora di più faticoso in un colloquio che non prevede un contatto fisico e vis a vis.

I job seeker pertanto dovranno fare un lavoro di approfondimento più importante su se stessi e sulle proprie capacità. Attivare delle modalità di comunicazione e di promozione molto più efficaci e convincenti. Soprattutto dimostrando di avere le idee chiare sul proprio percorso di sviluppo professionale.

Questi, quindi, alcuni degli aspetti da considerare per ottimizzare il proprio modo di cercare opportunità lavorative. Cerchiamo di non farci trovare impreparati e lavoriamo sempre per colpire dritto l’interesse dei nostri recruiters!

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